08/02/15
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Un telescopio per svelare il segreto della materia oscura

ANALIZZERà UN ANELLO LUMINOSO DELLA VIA LATTEA
Il «Fermi» sarà utilizzato per sciogliere uno dei più grandi enigmi dell'universo
 
MILANO - Forse ci siamo. Forse riusciamo finalmente a vedere dove si nasconde la materia oscura nell’Universo grazie ad un satellite della Nasa (ma costruito anche con la collaborazione dell’Asi ) e che porta il nome di una grande italiano: Enrico Fermi. La materia visibile che si materializza davanti ai nostri occhi in stelle, pianeti e galassie è solo una minima parte del cosmo, appena il 4 per cento. Il resto è formato dall’energia oscura (circa il 70 per cento) e per il 25 per cento dalla materia oscura. La natura di entrambe è, appunto, oscura, cioè sconosciuta, anche se della seconda abbiamo prove indirette da un po’ di tempo della sua esistenza.

DOVE CERCARLA? - Tra le tante difficoltà da affrontare nell’andare a caccia di questa apparentemente imprendibile materia c’è quella di stabilire dove cercarla, vale a dire dove si devono puntare gli osservatori per avere qualche probabilità in più di trovarla. L’Universo è grande e bisogna scegliere quali delle manifestazioni note possono essere un indizio di maggior valore per scoprire se dietro ad esse si nasconde appunto la materia oscura.
 
SIMULAZIONE - Ora è arrivata in soccorso una simulazione che offre indicazioni utili. Volker Springel del Max Planck Institute for Astrophysics a Garcing (Germania), assieme ad astronomi di altri centri anche americani, sono giunti alla conclusione che intanto un luogo da verificare come potenziale serbatoio di materia oscura potrebbe essere tutto sommato abbastanza vicino, addirittura intorno alla nostra galassia Via Lattea. Quell’alone luminoso che era stato scoperto di recente intorno ad essa sarebbe collegabile alla presenza di materia oscura. Altre zone interessanti da scandagliare, come si è ritenuto finora, dovrebbero essere le galassie nane anche se più difficili da scrutare.


IL TELESCOPIO FERMI - Il Fermi Telescope della Nasa (prima era chiamato Glast) lanciato nel giugno scorso sembra essere lo strumento ideale per puntare all’alone luminoso galattico e verificare se effettivamente nasconde ciò che si va cercando. La ragione è che questo satellite ha caratteristiche eccellenti per rilevare i raggi gamma di varia energia i quali sarebbero un indizio valido della materia oscura. Ma c’è chi non è d’accordo. Ora si vede una grande attività proveniente dai raggi gamma circumgalattici ma questo potrebbe dipendere dal fatto che anche la materia ordinaria quando è colpita dai raggi cosmici emette raggi gamma, dicono alcuni astronomi. La riposta è pronta. Il Fermi Telescope è capace di scrutare il cielo a differenti livelli di energia e quindi sarà in grado di distinguere i raggi gamma prodotti da un’interazione nota come quella dei raggi cosmici o dalla presenza della fantomatica materia oscura. Entro qualche mese
la risposta , forse, la scoperta.
 
Giovanni Caprara
06 novembre 2008
 
http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_novembre_ 06/simulazione_ materia_oscura_ 05c7abf8- ac21-11dd- 9d45-00144f02aab c.shtml




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